martedì 27 febbraio 2007

Vita

Passi non vista,
in mezzo a tanta gente
t'aggiri, a volte viva
a volte, in veste di fantasma
sicura vai
incontro a quel destino
che nessuno ha mai scritto,
ne indicato.

Strada

Strada,
deserta di gente
che ancor non coglie
il senso della vita,
strada assolata
dall'infinita incertezza
del futuro
e tinta del sudore
di chi resta.

Sahara

Sul cielo notturno
le nuvole
la sabbia del deserto
i miraggi, ad un tratto,
divennero ricordi
negli occhi.

martedì 20 febbraio 2007

Barista fulminata.

Mercoledì scorso ero in quel di Torino. Dovendo fare ritorno in quel di Pinerolo, mi recavo in un uno dei bar di Corso Vittorio Emanuele II per acquistare un biglietto per quel di Pinerolo. Mi imbattevo in una barista fulminata con la quale avevo uno scambio di battute che mi lasciava, a dir poco, attonito!
"Mi da un biglietto per Pinerolo per cortesia?"
"2 euro e 65."
"Sa dirmi da dove parte?"
"Cosa?"
"Il pullman."
"Per dove?"
"Per Pinerolo!"
A quel punto un avventore del bar,mosso a compassione dal mio sguardo inebetito, col suo lieve accento sabaudo mi diceva:
"Guardi, sta partendo proprio ora, giusto qui di fronte, se si sbriga forse riesce a prenderlo neee..."
Cara barista, di cui ignoro il nome, fossi in te, eviterei di esagerare con la bagna cauda.

Numero simpatico.

Avere il numero di telefono in comune con una clinica privata non è il massimo della vita. Già, il numero è praticamente identico, se non fosse per quella differenza di una sola cifra nel prefisso. Sorvoliamo su quelli che sbagliano numero( e che sbagliano almeno 2 volte di seguito...), sorvoliamo anche su quelli che, pur sbagliando numero restano convinti che li stia prendendo per il culo( eppure il numero è quello...). Non posso tacere invece su quelli, e sono tanti, che, a qualunque ora del giorno e della notte, non domandandosi minimamente se il numero digitato sia corretto o meno, iniziano a chiedere le cose piu' assurde. C'è chi si pronota per una gastroscopia, chi per un'endoscopia, chi vuol sapere se i valori delle analisi sono nella norma, chi vuole avere notizie del parente ricoverato da tempo immemore e del quale si sono perse ormai le tracce. Le persone a marchio Amplifon sono le peggiori. Prima che si riesca a interromperle riescono a raccontarti tutta la loro stramaledetta vita. Corredata ovviamente di ogni malanno possibile e immaginabile. In quei casi non si puo' nemmeno pensare di chiudere il telefono. No no...quel maledetto trillo ricomincerebbe a perforarti le tempie dopo pochi secondi. Ci sarebbe sempre quella stridula vocina all'altro capo del filo e ti beccheresti pure del maleducato per esserti permesso di interrompere la comunicazione. Una soluzione praticabile potrebbe essere quella di cambiare numero no? Sono d'accordo anche io ma poi rischierei di sentirmi dire:
"Che fine hai fatto? Sono giorni che provo a chiamarti ma il tuo telefono è irraggiungibile!"
In effetti, quella di cambiare numero non mi sembra un'idea malvagia...